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Venerdì e sabato ondata di caldo?

Si fa un gran parlare di una possibile ondata di caldo per il fine settimana.

Ebbene cerchiamo di analizzare per bene il fenomeno previsto, nel modo più serio e oggettivo possibile.

Dunque: effettivamente l’area a bassi geopotenziali stazionante ormai da una settimana sull’Europa Centrale (che è stata capace di influenzare anche il tempo calabrese, apportando l’instabilità vissuta nei giorni scorsi) si legherà a una saccatura atlantica che nel frattempo sta approfondonendosi sulla penisola iberica.

Tale vortice, sul suo bordo orientale, richiamerà aria calda tropicale continentale proveniente dal nord Africa che, fra venerdì 14 e sabato 15 ottobre, investirà l’intero sud Italia (ovviamente Calabria compresa), vedi fig. 1.

Le carte di temperature alla quota di 850 hPa (cioè circa 1540 m slm), alla quale normalmente si fa riferimento per stabilire la maggiore o minore energia termica di una massa d’aria nei bassi strati, mostra, per sabato 15 ottobre, picchi di +19°, cioè valori tipicamente estivi!

E’ bene ricordare, però, che tale ondata di caldo, su alcune zone della nostra regione, sarà attenuata da una serie di cause:

1) la copertura nuvolosa: l’aria calda in arrivo, scorrendo sull’aria più fresca di questi giorni, tenderà a sollevarsi dolcemente, producendo estesa copertura nuvolosa medio-alta, la quale probabilmente sarà anche in grado di provocare qualche debole pioviggine sparsa: ma al di là di questo, la copertura nuvolosa, schermando la radiazione solare, non farà innalzare troppo le temperature diurne, mentre quelle notturne aumenteranno di parecchi gradi rispetto a quelle di questi ultimi giorni, arrivando a sfiorare i 23°/25°;

2) lo scirocco: il minimo di bassa pressione sulla penisola iberica, traslando poi verso l’Italia del nord, richiamerà sulla nostra regione venti al suolo caldi di scirocco: tali correnti, quindi, a contatto per lungo tempo sulla superficie marina di un mar Ionio ormai non più caldo (in questo periodo oscilla fra i 23° e i 24°), tenderà a sospingere sui versanti ionici (quindi Crotone, Catanzaro, etc…) aria certamente non caldissima.

Inoltre, conche vallive riparate dallo scirocco, come ad esempio la valle del Crati (in cui risiede Cosenza) protetta dai monti silani, potrebbero risentire di un aumento di temperatura minimo, come avvenuto nella prima parte del famoso 16 giugno 2016, quando Cosenza registrò temperature (28°) più basse di località montane come Camigliatello Silano (30°) almeno fino alle 13:00, cioè fino a quando i forti venti di scirocco, superando l’ostacolo silano, non invasero la valle apportando un aumento di temperatura di circa 8° in 2 ore.

Di contro però, i venti di scirocco, se sufficientemente intensi, potrebbero provocare venti di caduta sui versanti sottovento (in primis il vibonese e i litorali tirrenici reggini e cosentini, quindi anche Vibo V., la piana di Gioia Tauro, Paola, Amantea, etc…) generando eventualmente, in queste zone, notevoli aumenti di temperatura (con punte che potrebbero superare i 30°).

 

Insomma: una velocissima ondata di aria calda (2 giorni: sabato e domenica) con cieli nuvolosi, che potrebbe avvertirsi poco sui versanti ionici e nelle conche interne vallive, mentre dovrebbe essere più incisiva sulle zone montuose e sui litorali tirrenici. Tale ondata dovrebbe quindi avere caratteristiche quasi “pre-frontali”, nel senso che precederà l’irruzione di aria più fresca da nord-ovest già da domenica, quando potrebbero anche verificarsi piogge sparse sui versanti tirrenici

Ovviamente invitiamo i nostri utenti a seguire i prossimi aggiornamenti su www.meteoincalabria.com per previsioni più dettagliate e affidabili.

fig. 1

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